20 – 24 giugno 2017
c/o CASA DI ACCOGLIENZA “S. MARIA GORETTI”
VIA QUARTI, 11 – ANDRIA
Il 20 giugno prossimo si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale del Rifugiato appuntamento annuale voluto dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, che ha come obiettivo la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulla condizione di milioni di rifugiati e richiedenti asilo costretti a fuggire da guerre e violenze e a lasciare i propri affetti, la propria casa e tutto ciò che un tempo era parte della loro vita. Soprattutto c’è l’invito a non dimenticare mai che dietro ognuno di loro c’è una storia che merita di essere ascoltata. Storie di sofferenze, di umiliazioni ma anche di chi è riuscito a ricostruire il proprio futuro, portando il proprio contributo alla società che lo ha accolto.
Il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR) che è composto dalla rete degli enti locali che, con il prezioso contributo delle realtà del terzo settore, realizzano interventi di accoglienza per quanti arrivano sul territorio italiano in cerca di protezione internazionale. Ad Andria il progetto territoriale di accoglienza è attivo dal 2014 ed è realizzato Settore Socio Sanitario del Comune di Andria e dalla Comunità “Migrantesliberi”, mettendo a disposizione dello SPRAR n.22 posti di accoglienza, destinati richiedenti asilo e protezione internazionale.
Anche quest’anno, la Comunità “Migrantesliberi” di Andria ha messo in atto una serie di iniziative per catalizzare l’attenzione sulla questione del diritto di asilo, le storie, la condizione in Italia di richiedenti e titolari di protezione internazionale, le esperienze territoriali di accoglienza, l’importanza di schierarsi dalla parte di coloro che vivono il fenomeno delle migrazioni.
In questo nostro tempo è essenziale, ma soprattutto vitale un rovesciamento dei costumi dei costumi, sociali, politici, culturali e antropologici per passare dalla logica dell’emergenza migratoria a quella della programmazione della promozione sociale e della inclusione civile e democratica.
E’ avvilente pensare che il migrante è percepito come un criminale individuo da espellere e non da guidare e condurlo a farlo diventare non solo cittadino, ma soggettivamente e oggettivamente, anche con-cittadino residenziale, costruttore di futuro per il nostro Paese.
E’ una causa necessaria e strutturale per il nostro Paese anche se complessa: politica, sociale, religiosa, antropologica ed educativa di lungo respiro, perché richiede il coinvolgimento di tutti i gangli istituzionali, che muovono l’intera società civile in forte mutamento della composizione della popolazione.
Cambiare modello di interpretazione sul ‘fenomeno migratorio’, da quantitativo-economico a qualitativo-civile è un salto quantico, che la nazione Italia come tutta l’Europa non è ancora pronta, sembra che l’Intellighenzia governante sia migrata perché razzismo, muri e fili spinati sono diventati punti prospettici lungimiranti di agende riposte in soffitta nel 900’.
Un accurato senso critico ci dovrebbe difendere da tutti coloro, che ci parlano di paura, di minaccia, che veicolano messaggi per evitare “il male”.
Chi monta, nutre, genera terrore è sempre un manipolatore e un presumibile oppressore.
Le iniziative in programma sono:
MARTEDÌ 20 GIUGNO:
CONVEGNO DI PRESENTAZIONE E CONDIVISIONE DEI RISULTATI RAGGIUNTI presso Casa Accoglienza “S. Maria Goretti”, in Via Quarti, 11 – ANDRIA
VENERDÌ 23 GIUGNO:
CENA INTERCULTURALE “LA TÉRANGA” presso Casa Accoglienza “S. Maria Goretti”, in Via Quarti, 11 – ANDRIA
SABATO 24 GIUGNO
FESTA IN CENTRO presso l’Oratorio Salesiano Corso Cavour – ANDRIA
In collaborazione con la Diocesi di Andria e la Casa di Accoglienza S. Maria Goretti di Andria